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Riccardo A. Andreoli
RECORD e quasi-record
Devo confessare che quando, dopo decenni passati a pescare sott'acqua, ho scoperto che esisteva qualcuno, da qualche parte, che teneva traccia di tutti quei meravigliosi pesci che venivano pescati tutto attorno al Mondo, e registrava i migliori come record,
sono diventato ragionevolmente matto (bè, più di prima, i miei detrattori direbbero).
Ma come: record? Anch'io, anch'io!
Procedendo ordinatamente il mio primo record registrato in ordine cronologico, è stato per il wahoo (Acanthocybium solandri), una specie appartenente alla famiglia Scombridae, quella dei tonni per intendersi.
Wahoo - Western Australia
(Acanthocybium solandri)
Era il 1998, eravamo in Western Australia, di ritorno dall'accampamento alla Australiana nell'outback selvaggio di Ningaloo Reef. E da Perth eravamo tornati a nord fino a Shark Bay. E lì, insieme a Greg Pickering, campione australiano di apnea e pesca subacquea, stavamo esplorando le acque delle Zuytdorp Cliffs, in aperto oceano...
La qualità delle immagini non è all'altezza di quelle di oggi.
A mia discolpa, devo dire che sono state originariamente scattate con una Nikonos II (fine anni '60) a pellicola, registrate su diapositiva Ektachrome, duplicate per sicurezza per il mio archivio. Nonostante tutto, però, ci sono graffi e danneggiamenti della delicata emulsione fotografica.
Decenni dopo, ho fatto convertire in digitale tutto il mio archivio da dei professionisti.
Quello che vedete è il risultato...
Il più importante è certamente stato il Record del Mondo, su un pesce del Blu, in aperto Oceano, catturato seguendo le complesse regole delle organizzazioni che riconoscono i record, che impongono l'assoluta indipendenza della cattura da qualsiasi aiuto esterno.
È un record a lungo atteso, inseguito lungo tutto il Giro del Mondo del 2005 pescando sott’acqua e, finalmente, ottenuto.
Qualcosa di cui avevo sognato anni fa, prima come solo una visione quasi impossibile, quindi, nel corso degli anni, sempre più vicina. L’acquisto di attrezzature spaventosamente costose ma spaventosamente efficaci. L’accettazione che, in acqua, con la possibilità di Pesce Record intorno, era indispensabile concentrarsi solo su quello, e attendere che il Sogno diventasse Realtà. Sopportare volonterosamente la sensazione di uscire dall’acqua senza nessun pesce, ancora ed ancora. E ricominciare con determinazione la mattina successiva. Essere nell'Oceano stesso come unica ricompensa.
La calma accettazione di giorni brutti, di acque blu vuote tutto intorno, e la felicità di contemplare brulicanti vite oceaniche. Sempre concentrato, in attesa che il Sogno diventasse Realtà, coagulando, proprio… ora!, le acque sotto di te.
E quindi la soddisfazione del Record, finalmente, in un tempo senza fretta, nelle tue mani, così da poterne contemplare le meraviglie. La profonda contentezza del conoscere che migliori e più grandi pesci saranno certamente presi nel futuro ma, questo, qui, in questo esatto istante, è mio.
Quella curiosa sensazione, che cerca con difficoltà di non divenire un urlo, di gridare al mondo “Son primo!”.
E, infine, il profondo piacere del sapere di essere il primo pescatore in apnea italiano, in assoluto, a conquistare questo onore. E, per di più, non nelle acque di casa, più facili in centinaia di maniere, contro infiniti concorrenti che pescano dove questo pesce è di casa…
Pesce Vela - Record del Mondo
(Istiophorus albicans)
Arcipelago di Capo Verde, luglio 2005, al largo della costa sud-est dell'isola di Sal.
Il pesce è stato riconosciuto come Record del Mondo sia dalla IBSRC (International Bluewater Spearfishing Record Committee) sia dalla IUSA (International Underwater Spearfishing Association).
Quasi-record 1
Perché quasi-record? Questo è un po' infantile... Una volta scoperto che esistevano i record, ero andato a controllarli e li avevo confrontati con quello che avevo pescato io. Ed era saltato fuori che uno dei miei pesci avrebbe potutto essere registrato come record... se solo all'epoca l'avessi saputo!
Ricciola
(Seriola dumerili)
Questa ricciola è stata catturata nelle secche del Canale di Sicilia nell'estate 1992. Il suo peso era superiore a quello registrato in quella data dalla IUSA (International Underwater Spearfishing Association), associazione che registra specie di qualunque ambiente, non solo quelli, più prestigiosi, del Blu.
Sarebbe stato record...
Quasi-record 2
Questo quasi-record è un po' più strano. Appena pescato, gli amici australiani mi avevano guardato in maniera molto strana. A riva, poi, pesando il pesce, si era svelato il mistero: il pesce, mi dissero, NON era record, per appena un chilo e mezzo, un'inezia. Il pesce era comunque bellissimo e io ero contento lo stesso.
Tuttavia, a posteriori, avevo scoperto che chiunque avesse pescato quel pesce-record di cui mi avevano parlato, aveva dimenticato il piccolo particolare della registrazione del pesce. Ufficialmente, quindi, quel record non esisteva.
E il mio Spanish era davvero un pesce record! Cioè, sarebbe stato record se, anch'io lo avessi registrato!
Spanish Mackerel
(Scomberomorus commerson)
Western Australia, luglio 1997, inverno australiano.
Campeggio nell'outback australiano di Ningaloo Reef.