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Riccardo A. Andreoli

BLOG

Round the World 2005 - 4

In questa parte del blog sono in New Caledonia e a Vanuatu

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New Caledonia

Nel 2005 la bandiera della Nuova Caledonia coincideva con quella francese - Dal 2010 è possibile usare la bandiera della nazione Kanaka, a destra.

New Caledonia - 21 Aprile 2005 - Nouméa

E' qualche giorno che sono qui a Nouméa, la capitale, più o meno chiuso in casa a causa del tempo DAVVERO brutto, con piogge ogni giorno e venti molto forti.

In ogni caso, nel breve intervallo tra i temporali, e nell'unico giorno tra di essi, sono stato in acqua nell'Ile aux Canards (Isola delle Anatre), acqua sporca e sabbiosa ma in ogni caso con snapper (Lethrinus nebulosus, Forsskal, 1775), felici perché nessuno li mangia perché lì c'è un parco, prima di tutto, e perché c'è la ciguatera. Dopo di essi, due-tre serpenti marini (Lauticauda colubrina, Schneider, 1799), praticamente sotto i piedi della gente in spiaggia, e altri pesci corallini.

Sono stato attaccato da un gabbiano collerico (in giro nessuna traccia di nidi nè di pulcini).

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Sono stato prima di tutto ad ammirare la Place des Cocotiers, Piazza dei Cocchi.

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Sono stato al  Musée de la Ville de Nouméa, Museo della Città di Nouméa, con esposizioni del colonialismo di tempi (non tanto) andati.

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Sono stato al Musée de l'Historie Maritime (Museo della Storia Marina).

Esposizioni dai tempi delle migrazioni dei Melanesiani, passando attraverso i tempi della spedizione di Lapérouse (1785) che aveva ricevuto da Re Luigi XVI l'incarico di esplorare "toutes terres ayant échappé à l'oeuil de Cook" (tutte le terre che potessero essere scappate a Cook), fino ai tempi moderni (!?). Guardate l'ultima fotografia!

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Sono stato, soprattutto, all'Aquarium Municipal, con i loro unici Nautilus (endemico della Nuova Caledonia - Nautilus macromphalus) e gli spettacolosi Coralli Fluorescenti.

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MA, soprattutto, sto aspettando che il tempo migliori per andare alle Iles de la Loyauté (Isole della Lealtà), con le loro incredibili sensazioni così del Pacifico.

E, spero, con alcuni pesci davvero interessanti!

New Caledonia - 23 Aprile 2005 - Nouméa

Continuo a sentirmi come Ulisse. Certamente non a causa dei suoi viaggi, ma perché era odiato da Poseidone, Dio del Mare.

Visto che nell'antichità non c'era un Dio per la meteorologia, in Poseidone era assommato tutto quanto concerneva Mare ed Oceano.

Cosa abbia fatto per dispiacergli così tanto non lo so. Qualche forma di hubris, l'esagerato orgoglio degli umani che offendeva gli Dei?

O è forse questa sensazione che costituisce hubris?

Così, deve essere Poseidone che continua a sommergermi di pioggia e a fustigarmi con venti ululanti che cercano di tenermi bloccato in casa (alcune fotografie qui sotto in ogni modo sono riuscito a farle) ma che in ogni modo sono  MOLTO efficaci nel tenermi fuori dall'acqua.

In ogni caso, ottimismo, ottimismo, continuo a ricordare a me stesso, anche quando non è così facile...

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Baie de la Moselle

Baie de l'Orphelinat

New Caledonia - 24 Aprile 2005 - Nouméa

Ieri ho tentato di andare al  Parc Zoologique et Forestier (Parco Zoologico e Forestale) ma pioveva talmente forte quando ero lì, davanti ai cancelli, con fiumiciattoli furiosi di acqua fangosa ad entrambi i bordi della strada di collina, che NON ci sono entrato e sono invece andato al Centre Culturel Tjibau (Centro Culturale Tjibau), intitolato a Jean-Marie Tjibau, ex prete, assassinato leader politico Kanak.

Il centro è un eccezionale progetto architettonico di Renzo Piano, che fonde con un approccio eccezionalmente originale, come al suo solito, la cultura Kanak e architettura innovativa.

All'interno, che non ho trovato estremamente interessante, pezzi di artisti Kanaki contemporanei e prestiti da altri musei di antica cultura Kanak.

I giardini, leggo, sono interessanti ma erano off-limit per la pioggia battente.

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Ho prenotato per un paio di settimane in tre delle Iles de la Loyauté (Isole della Lealtà), Ouvéa, Lifou e Maré. Soprattutto Ouvéa DOVREBBE essere fantastica. Parto lunedì.

Lassù mi hanno detto che non c'è nessuna connessione Internet, e forse anche i telefoni cellulari non funzionano.

Ho adesso un telefono locale, grazie alle enorme gentilezza di Stéphanie (grazie ancora Stéphanie). Ma credo che nemmeno questi funzionino bene.

Così, tutto sommato, preparatevi ad un paio di settimane senza nessun collegamento e senza aggiornamenti di questo blog.

Spero, con la benedizione di Poseidone, di tornare con magnifiche storie e fotografie da mostrare a voi tutti.

Ciao.

New Caledonia - 10 Maggio 2005 - Ouvéa

Sono rimasto due settimane complete a Ouvéa,  a casa di of Pierre Kaouma, in una "case" tradizionale.

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L'isola è una meraviglia assoluta, totale! Abbraccia una gigantesca laguna e i suoi colori e panorami sono qualcosa di cui piangere nei lunghi, grigi giorni invernali, a casa.

 

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In due settimane sono andato a pescare con Pierre e con Pascal, il suo giovane assistente, la maggior parte dei giorni, ogni volta che il tempo e il vento lo permettevano.

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Pierre

Pascal

La maggior parte delle immersioni erano nelle Pleyades du Sud, qualche volta nelle Pleyades du Nord nella favolosa Passe di Anemata tra di loro. Sono stato perfino, una volta, nel leggendario e lontanissimo Atollo di Beautemp-Beauprés e nella Pass de La Meurthe.

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In due settimane è successo troppo per poterne qui scrivere in dettaglio, così sono costretto a ridurmi alle sole foto.

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Il primo tonno a denti di cane a raggiungere la superficie insieme a me.

Uno Spanish mackerel di buone dimensioni

Ciò che stavo davvero cercando di prendere qui era un Tonno a Denti di Cane (Gymnosarda unicolor). E tentare ho tentato. Ma le letteralmente dozzine di squali sotto le nostre pinne erano quasi invariabilmente più veloci di me.

E non solo il comune Squalo Grigio, ma anche il grande Carcharhinus albimarginatus e ogni tanto lo Squalo Tigre (Galeocerdo cuvier).

Qui, se non si ferma immediatamente un pesce, le probabilità di prenderlo sono quasi zero. E tutti voi, pescatori subacquei in giro per il mondo, sapete quanto facile sia il farlo con un tonno...

Ovviamente, quando ero giù con la macchina fotografica, i tonni erano amichevoli. La foto seguente, lo so che può non sembrare, ma è di un tonno di più di 35 kg!

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Tutto sommato sono stati giorni meravigliosi, assolutamente unici, riempiti di avventure, spettacolose creature marine e persone incredibili. Due settimane piene di memorie da durare anni nel futuro.

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L'unico reale problema è stato che, nell'ultimo giorno, un grande Tonno mi ha strappato dalle mani la sagola ed è riuscito ad incastrare sè stesso e l'asta del mio Tuna Gun in una roccia corallina in 45 metri d'acqua. Nemmeno Pierre con le sue abilità d'immersione profonda è riuscito a recuperarla. Abbiamo perfino tentato di recuperarla con un'immersione  fatta da un professionista con le bombole ma non è stato in grado di trovare la roccia, nella profonda discesa sabbiosa che precipita ad oltre 70 metri.

Ahimè, ora è parte integrante del reef.

New Caledonia - 15 Maggio 2005 - Lifou

Sono rimasto a Lifou solo cinque giorni, senza immergermi a causa di una piccola incomprensione. Ma l'isola è la più grande delle Loyaouté e ho avuto ampie possibilità di esplorazione. Anche se il tempo, di nuovo, non era esattamente quello che si potrebbe definire "splendido". L'isola è così estesa che ho dovuto perfino affittare un'automobile.

La mia "case" questa volta era piccolina, con la solita sottile stuoia sul pavimento e le pareti colorate.

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Lifou non ha l'enorme laguna di Ouvéa, ma i suoi colori e panorami sono abbastanza magnifici anche senza di essa!

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Tutto sommato, di nuovo, qualcosa su cui piangere nelle giornate invernali.

 

O qualcosa sui cui far piangere gli amici...

New Caledonia - 19 Maggio 2005 - Maré

Maré, isola selvaggia di panorami drammatici. Isola di grandi pareti ovunque e di rare spiagge.

Se solo il sole avesse potuto brillare almeno qualche ora, le immagini avrebbero potuto rendere un po' di giustizia a questa isola così bella e spettacolare.

Ahimè, come si può vedere nelle fotografie, le nuvole erano grigie e basse. E spesso, nei troppo brevi sei giorni che sono rimasto qui, si aprivano in tristi cortine di pioggia.

 

E faceva freddo! Nelle notti ho caldamente gioito di una benvenuta copertina.

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Sono stato ricevuto principipescamente da Pierre Pujapujane e dalla sua grande famiglia. E questo solo perché sono un buon subacqueo, perfino prima che avessero la possibilità davvero di conoscermi.

Altamente raccomandato da chiunque interessato alle immersioni e alla pesca subacquea nell'isola.

 

A causa delle pessime condizioni di tempo, ho avuto la possibilità di pescare soltanto una volta, vicino a Cape Roussin, la punta più a nord-est dell'isola. Alcuni validi pesci di barriera e un enorme Napoleone (Cheilinus undulatus) che nuotava con cautela fuori tiro. E, benvenuti dopo le frenesie di Ouvéa, molti pochi squali.

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New Caledonia - 22 Maggio 2005 - Lifou

Decisioni, decisioni. Ho comprato ieri un biglietto per Vanuatu. Dovrei restarci più o meno per dieci giorni. Dopo di ciò dovrei partire per la Western Australia.

Non so cosa aspettarmi, da un punto di vista pescatorio, da Vanuatu. Ho resoconti diversi: qualcuno mi dice che ormai sono rimasti pochi pesci belli, e altri invece mi dicono che lassù c'è un Oceano meraviglioso... Vedremo!

Vivrò, mi hanno detto, in un villaggio di pescatori senza nemmeno l'elettricità, per cui, per dieci giorni, non aspettatevi aggiornamenti.

 

Ci vediamo dopo Vanuatu!

vu

Vanuatu

New Caledonia - 5 Giugno 2005 - Nouméa

Sono di ritorno in Nuova Caledonia, in attesa del prossimo volo.

Sono rimasto a Vanuatu per dieci giorni, nel nord dell'isola di Efate, nel villaggio di Emua.

Vanuatu, bella terra di tante lingue. Non solo perché prima dell'Indipendenza nel 1980 era guidata insieme dall'Inghilterra e dalla Francia, ed è possibile ascoltare qui gente che parla sia inglese sia francese, ma anche perché possiede i suoi personali linguaggi originali, più di cento.


E (come mai non sono sorpreso), sono stato massacrato dal cattivo tempo, basse nuvole che abbracciavano strette strette la terra, e forti venti.

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Aspettando che le condizioni migliorassero ho girato un po' e la giungla era ricca in maniera favolosa, con enormi alberi di banian, liane dappertutto, acqua dolce cristallina a scorrere verso la spiaggia.

E, sparsi ancora qui e lì, resti della occupazione americana durante la seconda guerra mondiale.

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Mi sono immerso nelle isole vicine ma non ho trovato nessun buon drop-off per il tipo di pesci che sto cercando. TUTTAVIA un giorno i pescatori sono ritornati con la novità che avevano allamato un marlin Blu ma che, a causa della lenza sottile che si era rotta in fretta, l'avevano perso.

Era certamente un piccolo marlin di circa venti chili o meno, ma ERA un marlin. Le mie speranze erano istantaneamente schizzate in orbita.

Il tempo tuttavia non era ancora buono ed era impossibile immergersi fuori da Undine Bay, riparata dai venti principali di sud-est.

Nel frattempo ho studiato seriamente la carta nautica e ho fatto ricerche presso i pescatori locali per quella conoscenza dei luoghi che solo loro hanno. Il posto migliore, mi avevano suggerito, era Monument Rock, o Wot Rock come era chiamata sulla carta, a 14 miglia nautiche da Emua, un paio d'ore con tempo buono con la loro barca, una classica longboat del Pacifico con due motori di 25 cavalli nuovi nuovi.

Anche se i locali usano ancora tranquillamente le piroghe...

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Per di più, dopo aver aspettato e aspettato, i pescatori avevano suggerito un piano meraviglioso. Andare a Emae Island30 miglia nautiche a nord, dove avevano parenti, e raggiungere i suoi numerosi drop-off. E anche il suo ben noto Cook Reef ad ovest.

Così un giorno siamo partiti per il viaggio. Il tempo NON era buono, il guidatore ha dovuto governare con molta cautela ed è riuscito ad evitare quasi tutti i frangenti che minacciavano di allagare la barca. Sulla rotta siamo passati vicino a Monument Rock e abbiamo avuto la possibilità di vederla in tutta la sua maestà. Chissà...

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Siamo stati accolti dalla famiglia di uno dei pescatori.

Siamo rimasti lì per tre giorni, e ho avuto la possibilità di vedere la costruzione e l'uso (yum!) di un forno tradizionale fatto con pietre riscaldate e foglie di palma.


E intorno la vita del villaggio continuava placidamente, con i suoi pescatori e cacciatori.

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La pesca subacquea in quei giorni NON è stata buona. Non c'era, dopo tutto, nessuno serio drop-off nelle isole che io sia stato in grado di trovare nei posti che mi venivano mostrati.

Anche nel Cook Reef, il cui nome naturalmente è dovuto al Capitano Cook stesso, i drop-off erano assenti. C'erano bei pesci di barriera, e ho trovato un branco di Pesci pappagallo giganti (Bolbometopon muricatum), giganti vuol dire di 40-50 kg. Sono riuscito a trovare qualche squalo, molto rari in tutte le zone in cui mi sono immerso, ma nessun pesce del Blu.

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E finalmente abbiamo tentato, sulla via di ritorno a Efate l'ultimo giorno, di farmi immergere a Monument Rock. E' a un miglio e mezzo dalla drammatica isola di Mataso, in realtà due alte e ripidissime montagne connesse da un sottile istmo sabbioso.

E', sulla carta, un posto fantastico per pescatori e subacquei nello stesso modo. E' uno spesso ago di roccia che arriva a 155m sulla turbolenta superficie superficie dell'oceano, e intorno ci sono quasi immediatamente acque profonde.

E' stata una forte emozione scendere dalla barca nelle indifferenti acque grigie che mi attendevano, sotto un cielo minacciosamente vicino, con torve pareti a picco proprio sopra di me, completamente da solo qui, in un posto totalmente sperduto.

Ma, sul versante nord-ovest, dentro ad una forte corrente, finalmente ho trovato pesce. Tonni a denti di cane (Gimnosarda unicolor) belli, anche se non giganti (significa di non più di 50 chili). E molti squali a girare incuriositi.

Sono riuscito a spararne uno di taglia media, intorno ai venti chili, proprio tre metri davanti al naso di due squali, ho frenato troppo la fuga del pesce per paura che si inabissasse come spesso fanno e com'era successo in Nuova Caledonia, o peggio si allontanasse dalla "protezione" offerta dalla mia presenza per gli squali, ma così l'ho perso.

Dopo meno di due cortissime ore abbiamo dovuto lasciare la Rock a causa del deciso peggiorare del vento. Così non posso dire davvero di conoscere il posto. Con ogni probabilità, con il tempo buono, il posto può avere come visitatori marlin e altri giganti abitanti dell'oceano. Ne ho la netta sensazione!

Avrei DAVVERO voluto immergermi lì di nuovo. Ma era assolutamente l'ultimo giorno.

 

Ci vediamo in Australia!

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